Working week + amici

Eccoci qua, tornati al lavoro e all’asilo, a ognuno il suo… mentre Tamara si dà da fare per sistemare la casa. Maia sta imparando tante cose nuove, per adesso sa contare sino a due, che è poi la sua età, Parla inglese e italiano, ahimé meglio il primo, ora che è all’asilo internazionale. Alla mattina ognuno indossa la sua “uniforme” e si parte in auto. Il tragitto per andare al traghetto di Thu Thiem è pieno di ostacoli, sotto forma di biciclette, carretti di ogni genere, motocicli, auto e pedoni. La vista del fiume però rilassa e anche se ci vuole qualche minuto in più se ne guadagna in tranquillità e in aria pulita. Pagato il biglietto, saliamo su e in qualche minuti siamo in centro città. L’asilo dove ora va Maia è a due isolati dal mio lavoro. A volte (e di solito il lunedì, vi ricorda qualcosa?) lei non ha voglia di andare e piange facendomi sentire un padre snaturato. Ma poi so che si mette a giocare e si dimentica di avere una casa, un po’ come il papà.



“Maia, chi è quel bimbo”
“SALVA!!!”
“Ma sei sicura?”
“Sì, sì”
“E dov’è Salva?”
“Mmmmhhhh…. Ascoli!”
“E chi altro c’è ad Ascoli?”
“Nonno, Bruna, Federica”
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Dal Vietnam con amore. M.
2 Comments:
ciao marco, evidentemente sei attorniato da assicuratori...
ti seguo sempre! ogni tanto vedi di collegarti su skype
sandro g. sr
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Anonymous, at 9:53 PM
ammazza come sono bianchiccio!
due mesi di VN e neanche un filo di abbronzatura...
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Anonymous, at 9:58 PM
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