Anno nuovo, blog nuovo!!!
Eccoci qua, di nuovo in pista con il blog, che però ha cambiato titolo. Da “Dal Vietnam con amore: i primi 100 giorni”, siamo passati a “Dal Vietnam con amore: la gente soprattutto”. In poche parole, invece che raccontarvi delle nostre prime impressioni, cercheremo di focalizzarci sulle persone che conosciamo o che vediamo. Essendo questa un’attività creativa, libera e gratuita, le divagazioni non mancheranno. In ogni caso, ci riproponiamo di evitare di raccontare bugie, di parlare di lavoro e di esprimere posizioni politiche non fedeli alla linea :-) .
Cominciamo dalla gente che abbiamo incontrato e visto dalle parti di Dalat, una cittadina della provincia del Lam Dong, che giace in un ridente pianoro, attorno al lago Xuan Huong, alla rispettabile altitudine di 1.500 metri, a circa 250 chilometri da Ho Chi Minh City, ovvero cinque-sei ore in auto.
La guida che ci ha accompagnato in una passeggiata attorno al lago di Tuyen Lam, un bacino artificiale a cinque chilometri da Dalat, si chiama Hai e fa questo mestiere da qualche anno, dopo aver terminato gli studi al college per operatori turistici della città. Ha 25 anni ed è in gran forma, come si può notare dalla baldanza con la quale porta in spalla Maia che è stata bravissima, sia a camminare (almeno 1 ora e mezza se non due) e sia a… cavalcare. Hai l’ha portata per una decina di minuti, io per il resto dell’ora-ora e mezza, pisolino (suo) compreso. Hai è simpatico e parla un inglese abbastanza articolato, anche se la sua pronuncia non è sempre facile da comprendere. Sa tante cose a proposito della zona che attraversiamo. A volte però non è tanto preciso. Ad esempio secondo lui erano stati lasciati da cavalli dei cilindri di sterco di diametro 15-20 centimetri, chiaramente di provenienza elefantiaca… Eh sì, perché attorno al lago ci sono diversi elefanti che servono per portare i turisti a spasso.
Cominciamo dalla gente che abbiamo incontrato e visto dalle parti di Dalat, una cittadina della provincia del Lam Dong, che giace in un ridente pianoro, attorno al lago Xuan Huong, alla rispettabile altitudine di 1.500 metri, a circa 250 chilometri da Ho Chi Minh City, ovvero cinque-sei ore in auto.
La guida che ci ha accompagnato in una passeggiata attorno al lago di Tuyen Lam, un bacino artificiale a cinque chilometri da Dalat, si chiama Hai e fa questo mestiere da qualche anno, dopo aver terminato gli studi al college per operatori turistici della città. Ha 25 anni ed è in gran forma, come si può notare dalla baldanza con la quale porta in spalla Maia che è stata bravissima, sia a camminare (almeno 1 ora e mezza se non due) e sia a… cavalcare. Hai l’ha portata per una decina di minuti, io per il resto dell’ora-ora e mezza, pisolino (suo) compreso. Hai è simpatico e parla un inglese abbastanza articolato, anche se la sua pronuncia non è sempre facile da comprendere. Sa tante cose a proposito della zona che attraversiamo. A volte però non è tanto preciso. Ad esempio secondo lui erano stati lasciati da cavalli dei cilindri di sterco di diametro 15-20 centimetri, chiaramente di provenienza elefantiaca… Eh sì, perché attorno al lago ci sono diversi elefanti che servono per portare i turisti a spasso.
L’isola al centro è a forma di colomba, sulla destra si vede Dalat e in fondo la famosa montagna di Lang Bian, che saliremo… un’altra volta!
Metto poi di seguito tre scatti presi un po’ di nascosto, i primi due al mercato di Dalat e il terzo alla pagoda vicino al lago di cui sopra, il primo giorno dell’anno, secondo il capodanno cinese. Tutti erano molto ben vestiti (secondo i gusti locali, naturalmente) e non ho potuto esimermi dal “paparazzare” qui e là. Ce ne sono molti altri, presi in entrambi i posti, nell’album completo delle foto di questo viaggio, che si trova a
http://www.saladini.it/MS/galleries/0702DalatVietnam/index.htm
Dal Vietnam con amore. Marco